Il genere 26, nella fase ancora sperimentale di costruzione della tipologia “a ovali e rombi”, ha un motivo principale costitutivo che non appare ancora ben definito e standardizzato secondo un modulo canonico. Nel corso dell‘ultimo decennio del XV secolo il genere 26 viene però ad assumere quella fisionomia che impronterà di sé tanta parte della pittura su smalto, tanto su forma chiusa che aperta, delle fornaci montelupine. Nei materiali appartenenti ai primi anni del Cinquecento, all’interno delle cerchiature ovali verrà infatti definitivamente a stabilirsi una figura geometrica di tipo romboidale particolarmente espansa nei punti di congiunzione orizzontale dei segmenti, laddove si collocheranno anche due coppie di caratteristici “cerchietti”, puntinati al loro interno in verde od in bleu. Al centro di queste parti romboidali troveranno posto altre cerchiature, di solito campite in arancio, che tenderanno ad assumere una fisionomia vegetale, quasi fossero corolle floreali stilizzate. Tra i motivi centrali che più diffusamente si accoppiano con la fascia di contorno “'ad ovali e rombi” occorre segnalare soprattutto la scacchiera in verde e rosso con parti intercalari “a risparmio” che incontrò grande fortuna nella produzione montelupina della prima metà del XVI secolo, e finì con le imitazioni che le furono tratte per fornire le basi formali ad un genere decorativo altrettanto importante e numeroso sviluppato dai ceramisti olandesi. Il genere 26 presenta dei gruppi: Gruppo 26.1; Gruppo 26.2; Gruppo 26.3. More »