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ArchAIDE Decorations

Genere 10. Decori in Azzurro Prevalente. Gruppo 10.1: maioliche a spazio contornato.

Decorazione caratterizzata da una sintassi decorativa di probabile provenienza orientale, che corrisponde alla denominazione di Famiglia Italo Moresca attribuita dal Cora a queste ceramiche. Questo primo (e più antico) raggruppamento della tipologia è caratterizzato, oltre che dal cromatismo, risolto, in pratica, in una monocromia azzurra, da una decorazione incentrata sull’apposizione di una linea di contorno periferica, la quale, delineando una fascia vuota più o meno ampia, viene a racchiudere le figurazioni principali, separandole dai motivi secondari. Smaltatura delle parti interne dei boccali e del lato rovescio delle forme aperte; talvolta può notarsi anche come la copertura dell’esterno, realizzata per immersione, lasci scoperta la cornice aggettante del piede. Sulle forme chiuse è evidente il rigoroso inquadramento dei motivi principali in una cartella, sottolineata a distanza dal segno di contorno che trova il suo posizionamento esattamente sotto il beccuccio della trilobatura nei boccali (o, nelle produzioni a destinazione farmaceutica, nell’esatto centro del corpo degli albarelli). Ai lati di questi decori si trova una fascia composta da due o tre girali formati dal ripiegarsi su se stesso di un lungo stelo vegetale da cui spuntano le minuscole foglie, in varie forme stilizzate, del “prezzemolo” o corolle di fiori che vanno ad occupare la parte centrale della cerchiatura così realizzata: una sorta di medaglioni lungo il perimetro interno dei quali una teoria di puntinature viene poi ad occludere gli spazi rimasti vuoti. Per saturare le porzioni prive di decoro che resterebbero tra il margine ottenuto mediante la contornitura dei decori principali ed i girali, si impiegano segni spiralati ed altre puntinature. L’intera decorazione risulta racchiusa in settori individuati sul corpo ceramico mediante divisioni realizzate con duplici filettature: una barratura che spesso si fa poi triplice nel delimitare lo spazio attorno all'ansa. I settori posti sui fianchi sono sempre occupati da semplici riempitivi grafici composti da serie di “X” sovrapposte o realizzati partendo da una “serpentina” ad andamento verticale o i cui meandri vengono a loro volta occlusi mediante altrettanti segni ad “M” posti in posizione coricata. Nello spazio che occupa il colletto dei boccali separato dal resto della decorazione da due fasce di duplici filettature orizzontali, si trova frequentemente il motivo della “catenella”. Questo gruppo si suddivide in 8 sottogruppi: Sottogruppo 10.1.1: l motivi principali consistono in decorazioni araldiche zoomorfe, fitomorfe, antropomorfe, oltre a richiami “grafici” incentrati sull'uso di lettere maiuscole in scrittura gotica. Direttamente derivate dall'imitazione delle maioliche spagnole di area valenzana in bleu non lustrata. Nei motivi araldici appare sempre lo scudo con forma “a mandorla”. Le figure di animali comprendono soprattutto piccoli volatili e la figura del cane (o piuttosto un lupo?). La stessa ricerca formale giocata sul contrasto dei toni bleu ed azzurri dell’ossido di cobalto si applica anche alla rappresentazione della figura umana alla quale in questo scorcio della prima metà del XV secolo non sembra venga assegnata una valenza superiore rispetto ai soggetti tratti dal mondo animale o vegetale. Quasi sempre ridotta a mezzo busto la decorazione antropomorfa mostra infatti solo verso la metà del secolo una serie di tentativi di maggiore realismo attuati attraverso un'accentuazione coloristica delle parti anatomiche del volto. Il decoro della tesa “a quartieri” nel quale si alternano quattro settori identici, composti da gruppi di segmentature con andamento verticale (maggiormente impiegati rispetto a quelle orizzontali) e da tralci con “foglie di prezzemolo”, è tipico del periodo, Un altro dei motivi di contorno maggiormente diffusi si ritrova nell'ingiro del ricasco ed è composto da una linea ondulata che divide due serie di segni ad “m” alternati, posti in posizione rovescia tra di loro. Sottogruppo 10.1.2: Nella decorazione, invece della foglia tripartita del “prezzemolo” si trova una corolla floreale composta da sei ad otto petali stilizzati e privi di riempimento. Sottogruppo 10.1.3: Decorazione con motivi di contorno con corolla floreale simile a quella del sottogruppo precedente, che però sono lumeggiati con tocchi di colore giallo. Sottogruppo 10.1.4 : Questa versione presenta il riempimento dei petali in bleu, a cui talora si accoppia un caratteristico verde-grigiastro; fasce di contorno ripassate in verde-grigiastro; contorni in bruno di manganese. L’immagine è sempre ottenuta con la tecnica pittorica del ripasso di colore, ma in questo caso per il contorno della figura si impiega il bruno di manganese in sostituzione del bleu cobalto. Le parti di separazione tra i vari settori della decorazione non consistono più in semplici filettature affiancate, ma si trasformano in vere e proprie fasce di campitura colorata, ottenuta mediante una mescolanza di bleu e di verde, la quale fa loro assumere una tenue sfumatura grigiastra. L’introduzione del cromatismo si pone dopo la metà del XV secolo, con ogni probabilità negli anni 60 del secolo. Sottogruppo 10.1.5: caratterizzato dalla presenza di semplici segni ripiegati su se stessi con andamento a spirale, che terminano il più delle volte in una sorta di escrescenza, nella quale è riconoscibile la stilizzazione di una foglia posta all’apice di un vilucchio vegetale. Il decoro si caratterizza anche per la possibile presenza di filettature giallo citrino e per l‘impiego di minuti girali foliati quale motivo di contorno sulle forme chiuse. Sottogruppo 10.1.6: caratterizzato dalla presenza di spazi che aprono la trama del motivo di contorno. Questi spazi o 'cartelle' sono occupati da motivi vegetali. Sottogruppo 10.1.7: Variante assai rara, caratterizzata dalla versione corsiva del contorno a girali minuti che caratterizza tutti i sottogruppi precedenti. Il riempitivo è caratterizzato da una serie di segni spiralati, mentre gli spazi che restano all'interno delle loro trame sono puntinati. In tal modo il decoro di contorno viene ad assomigliare ad una sorta di 'reticolo puntinato”: una soluzione che forse sta alla base di una delle più fortunate decorazioni introdotte nel repertorio di Montelupo sul finire del XV secolo. Sottogruppo 10.1.8: caratterizzato dall’impiego, nelle parti di contorno, di una sorta di foglia dai margini sfrangiati, aperta al centro da una parte risparmiata dalla pittura, dalla forma approssimativamente ellittica. Presenza dei classici riempimenti barrati sulla tesa e del ricasco “a ondulazione”. Presenza, alla base degli steli fioriti della tipica escrescenza “a fiocco”. More »
  • Date Min: 1410 - Date Max: 1470
  • Color: Monocromia azzurra su sfondo bianco. A volte è presente il giallo (sottogruppo 10.1.3; 10.1.5), il verde e il bruno manganese (10.1.4)
  • Period: L’uso di questa decorazione può datarsi in Montelupo nel periodo compreso tra il 1410 ed il 1470. Il periodo 1430-60, epoca alla quale mostra di appartenere la stragrande maggioranza dei reperti, sembra essere quella dell’effettivo sviluppo di tale decorazione.
  • Decoration Form:
    • tin glaze
    • painted

Origin & occurrences

Montelupo Fiorentino City
Italy - Tuscany Region

Depictions

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Origin source: Berti F., Storia della Ceramica di Montelupo, Vol. 1, 1997

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Origin source: Berti F., Storia della Ceramica di Montelupo, Vol. 1, 1997

References

BERTI F., Storia della Ceramica di Montelupo, vol. 1, Cinisello Balsamo 1997.