Oltre alla genericità dei motivi — quasi sempre, nell'epoca della quale si tratta‚ legati a stilizzazioni prive di contenuto figurativo, ed altresì caratterizzate da elementari stilemi, difficilmente tipizzabili con univocità di riferimento a singole botteghe o fornaci — è da notare come in questa produzione si facciano estremamente rare le marche di fabbrica. Analizzando la prima fase della maiolica arcaica montelupina non si può che notare immediatamente la grande importanza che in essa assumono le forme chiuse (in particolare il boccale su piede rialzato). Si notano poi delle particolarità tecnologiche. Gli impasti sono sempre ben depurati presentando qualche raro elemento di diaspro (tipico delle argille locali), con poche aggiunte di "chamotte", realizzata con biscotto macinato. In essi si possono vedere però molte bolle dovute a scarsa degassazione, e degli accumuli di argilla dovuti a imperfetta operazione di amalgama dell'impasto, segno di approssimata lavorazione. La foggiatura è molto rapida e ciò comporta, all'interno dei vasi, dei solchi di tornitura molto accentuati nei quali a volte restano dei grumi di argilla. Le anse sono caratterizzate dall'uniformità della forma a bastoncello, nonchè da una approssimativa perforazione della loro piegatura superiore, probabilmente effettuata dopo l'attaccatura e la parziale essiccazione del vaso, mediante un semplice chiodo di ferro. L' impermeabilizzazione delle superfici è del tipo misto, con vetrina e smalto, tipico delle fasi antiche della maiolica arcaica. L'invetriatura piombica dell'interno è ottenuta per introduzione del liquido e risciacquatura delle pareti , mentre l'esterna è fatta depositare sulla superficie del vaso per immersione diretta. La colorazione della porzione vetriata è variabile secondo diverse gradazioni di marrone, dai toni rossicci ai chiari, ma la vetrina si presenta negli addensamenti di un tipico colore giallastro. La smaltatura è ottenuta per immersione del boccale ma è caratterizzata da una pellicola poco spessa. Per le forme aperte valgono le stesse caratteristiche tecnologiche. Le forme aperte sono caratterizzate da un diverso spessore, a differenza delle forme chiuse. Questo genere presenta i seguenti sottogruppi: 1.1.1 - 1.1.2 - 1.1.3 - 1.1.4 Presente il Gruppo 2 con i sottogruppi: 1.2.1 - 1.2.2 - 1.2.3 Gruppo 3 con sottogruppi: 1.3.1 - 1.3.2 - 1.3.3 - 1.3.4 More »