Period: Sulla base delle restituzioni del Pozzo dei Lavatoi Fausto Berti attribuisce alla forma con decorazioni policrome “in azzurro prevalente” (gen. 10.3.12) la cronologia 1470-1510 circa, confermata dai ritrovamenti del contesto recuperato nelle adiacenze dell’ex Museo della Ceramica formatosi entro la fine del ’400. I pezzi rinvenuti negli scavi del San Salvatore a Vaiano, sia di tipologia T1 che T2, sono databili anteriormente all’ultimo venticinquennio del XV secolo, dato che i lavori di costruzione del convento rinascimentale risalgono agli anni 1460-1477. La forma Ab 1.1 è però già presente intorno alla metà del XV secolo, con decori in ramina e manganese tipici della maiolica arcaica, sia a Montelupo, per esempio tra le restituzioni dello scavo di Casa Sinibaldi, sia nella discarica baccheretana di Novelleto, dove tra l’altro è attestato pure un esemplare in “zaffera tricolore” (gen. 5) attribuito alla prima metà del XV secolo. Sempre alla prima metà del ’400 risalgono alcuni esemplari decorati “in azzurro prevalente” con uso del solo blu (gen. 10.1, come i due reperti pietrasantini del convento di Sant’Agostino e come l’esemplare baccheretano con lettera gotica centrale. Esemplari in maiolica arcaica tricolore (gen. 6.1.3), datati poco oltre la metà del secolo, sono stati rinvenuti a Montelupo nello scavo di via XX Settembre. Infine il T3 con diametro massimo di 20 cm, dallo scavo della ex Fornace Bellucci, è datato da Berti su base stilistica intorno al 1450-1460.
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