Recipienti con andamento della parete rettilineo o appena incurvato ed orlo estroflesso. Hanno il piede a disco o leggermente a ventosa e c’è un notevole campo di variazione per quanto riguarda lo sviluppo in profondità delle cavità. “i” = da +14 a +18 Centosette esemplari decorati con i generi 17.2, 21.5.1,3.4, 25.2, 25.3, 26, 26.2, 30, 34.2,34.3, 35.1, 40.1, 40.1.3, 40.2, 40.4.4, 40.5.1, 43.1.2,43.1.3, 45.1, 45.3.3, 46, 53 (ovali e rombi), 53 (nastri),54.1, 54.2, 56.2, 56.3, 58.1, 58.2, 68.2, 70. Hanno una minore profondità di T2. Il diametro massimo varia da 20 a 27 cm,con l’eccezione di pochi esemplari di 28, 29 e 31 cm.
More » - Date Min: 1490 - Date Max: 1800
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Period: Mostra una notevole longevità dato che manufatti riconducibili alle stesse caratteristiche morfologiche sono stati prodotti dalla fine del XV secolo agli ultimi decenni del XVIII. Le più antiche attestazioni infatti, con i generi decorativi alla foglia di prezzemolo (gen. 13.1.1), a imitazione della foglia valenzana e derivati (gen. 16 e 17), a settori puntinati (gen. 19), a fasce geometriche (gen. 18) ed alla palmetta persiana (gen. 21), appaiono già nell’ultimo ventennio del ’400. Il crescente successo della forma,che si ritrova dal XVI secolo in associazione a tutti i principali stilemi decorativi montelupini, non cessa neppure nel XVIII, con il genere decorativo alla foglia verde (gen. 70), e perfino tra i prodotti degli ultimi decenni del secolo, come documenta un manufatto con decoro ad uccellino centrale(gen. 80) proveniente da Pietrasanta.
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