- Data Min: 1400 - Data Max: 1500
- Forme:
- flagon
- Periodo: Il Ca 2 T3 fa la sua comparsa già in manufatti a zaffera a rilievo (gen. 3.1.2) ed a zaffera tricolore (gen. 5.1.1) che si collocano nella prima metà del XV secolo, ma trova impiego in modo consistente nella seconda metà del ’400 con decori in azzurro prevalente che aggiungono il giallo all’azzurro e al bruno (gen. 10.3). Il contesto montelupino che ha restituito più esemplari T3 e quello dello scavo per la realizzazione della centrale termica del primo museo della ceramica (M Mus), formatosi entro la fine del XV secolo; un preciso riferimento cronologico si ha anche per un boccale (gen. 10.3.12) rinvenuto nell’US 420 dello scavo del chiostro di San Salvatore a Vaiano e databile a prima del 1477. Reperti con decoro alla foglia di prezzemolo (gen. 13.2.2), accompagnati da un boccale decorato all’imitazione della foglia valenzana (gen. 16) e da un altro alla penna di pavone (gen. 20.4.1), provengono ancora dal contesto della centrale termica dell’ex-museo della ceramica, che ne conferma la datazione entro la fine del ’400; un esemplare sempre alla foglia di prezzemolo (gen. 13.2.2) è stato rinvenuto a Southampton all’interno di un deposito formatosi, sulla base delle associazioni ceramiche, nel decennio 1490-1500. Le attestazioni sicuramente cinquecentesche del T3 sono più rarefatte, e si limitano a tre esemplari con decorazione a reticolo puntinato (gen. 24.2) risalenti ai primissimi lustri del XVI secolo, uno dei quali rinvenuto nella fase IV del vano B - delta del Palazzo Pretorio di Prato380. Alla stessa epoca risale un boccale con decoro atipico restituito da uno strato di scarico entro un pozzo di Via de’ Castellani a Firenze. Infine un boccale del British Museum, già attribuito a Cafaggiolo per la presenza sotto l’attacco dell’ansa della marca SP, ha decorazione effettuata secondo i modi dei motivi vegetali della famiglia blue (gen. 40.1) ed è databile intorno al primo decennio del ’500. More »
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